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Giovane che sfugge alla cattura di Cristo
olio su tela, cm 67 x 54.
Il quadro va forse identificato con quello citato nell’inventario del 1569 dei beni di Girolamo Garimberti (1506-1575), umanista e collezionista parmense: “Un altro quadretto in tela, poco maggiore, d’un san Giovanni che fugge quando Cristo vien preso nell’orto, cavato dal Correggio”.
La scena illustra un passo del vangelo di Marco (14, 51-52): al momento della cattura di Cristo, tutti i suoi seguaci fuggono e lo abbandonano, tranne uno: “Un giovanetto [adolescens] però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo [amictus sindone super nudo], e lo fermarono. Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo”. Il passo lascia del tutto inevasa la domanda sull’identità del personaggio, domanda su cui gli esegeti si interrogano da secoli; nel Rinascimento venne normalmente accolta la proposta risalente a sant’Ambrogio di riconoscere nel giovanetto l’apostolo Giovanni. È questa, del resto, l’interpretazione che venne data al momento della redazione dell’inventario Garimberti nel 1569.