Cesare Aretusi

Incoronazione della Vergine con i santi Giovanni Evangelista, Benedetto, Placido, Giovanni Battista

1586, affresco. Abside di San Giovanni Evangelista.

Parma, Galleria Nazionale:

Incoronazione della Vergine

Ca. 1522-1523, affresco staccato (già nell’abside di San Giovanni Evangelista)

È Giorgio Vasari, nella Vita di Girolamo da Carpi, a citare l’opera: “Studiò similmente Girolamo in San Giovanni Evangelista le figure della cappella maggiore nella nicchia, di mano del medesimo Coreggio, cioè la Incoronazione di Nostra Donna, san Giovanni Evangelista, il Battista, san Benedetto, san Placido, et una moltitudine d’angeli che a questi sono intorno”.

Verso il 1586, i monaci benedettini di San Giovanni Evangelista decisero di allargare lo spazio dell’abside su cui Correggio sessantanni prima aveva affrescato la scena dell’Incoronazione di Maria tra angeli e santi; i monaci affidarono al pittore Cesare Aretusi (1549-1612) il compito di “ricopiare maestrevolmente accostandosi con ogni ingegno” l’affresco di Correggio, ma nello stesso tempo riuscirono a conservare, staccandoli dal muro, alcuni frammenti con teste di angelo, oggi a Londra, e la scena centrale con Gesù che, alla presenza dello Spirito Santo (la colomba), pone una corona sul capo della Vergine: iconografia non collegata ad alcun passo dei vangeli, ma frequente sin dall’età medioevale

Frammenti con teste di angeli

Ca. 1522-1523, affreschi staccati (già nell’abside di San Giovanni Evangelista). Londra, National Gallery.