Dresda, Gemäldegalerie Alte Meister:

Natività e adorazione dei pastori (La Notte)

Ca. 1522-1530, olio su tela, cm 256 x 188.

Il primo documento sull’opera è la convenzione tra Antonio Allegri e Alberto Pratonieri, che aveva il patronato di una cappella – e quindi il diritto alla sua decorazione – nella chiesa di San Prospero a Reggio Emilia (1522).

Un’accurata descrizione della pala si trova nelle Vite di Vasari: “È in Reggio medesimamente una tavola, drentovi [che presenta] una Natività di Cristo, ove partendosi da quello uno splendore, fa lume a’ pastori e intorno alle figure che lo contemplano; e fra molte considerazioni avute in questo suggetto, vi è una femina che volendo fisamente guardare verso Cristo, e per non potere gli occhi mortali sofferire [sopportare] la luce della Sua divinità, che con i raggi par che percuota quella figura, si mette la mano dinanzi agl’occhi, tanto bene espressa che è una maraviglia. Èvvi un coro di angeli sopra la capanna che cantano, che son tanto ben fatti che par che siano più tosto piovuti dal cielo che fatti dalla mano d’un pittore”.

Un gruppo di pastori, a sinistra, si avvicina alla Madonna col Bambino: è qui che si concentra la luce che illumina i volti e lascia il resto dello spazio in penombra; in secondo piano, Giuseppe sta sistemando l’asinello.

Cornice originale della Notte

Reggio Emilia, San Prospero, cappella Pratonieri.